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Transizione ecologica: il gruppo Itelyum, pioniere dell’economia circolare, presenta a Ecoforum il Bilancio di Sostenibilità 2022

Itelyum si conferma player di primo piano dell’economia circolare in Italia grazie a un business model incentrato sul recupero e riciclo dei rifiuti speciali, che ne ha fatto un soggetto unico nel Paese per dimensioni e servizio integrato: oggi infatti l’intero Gruppo ha la capacità di gestire circa un milione e ottocentomila tonnellate di rifiuti speciali all’anno, generando ricavi per più di 552 milioni di euro e raggiungendo indici di circolarità molto elevati, pari all’84%.

E’ quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità 2022 di Itelyum presentato a Ecoforum 2023, pubblicato a poco più di un mese dalla celebrazione dei 60 anni di storia di Itelyum e che delinea il ruolo del Gruppo quale attore multifunzionale dell’economia circolare, con la sua gamma di servizi offerti alle diverse filiere industriali.

Nel 2022 si sono succedute acquisizioni importanti, che hanno consentito al Gruppo di entrare in nuovi settori tra cui quello portuale e del trattamento delle acque. Una crescita costante sempre coniugata al driver della sostenibilità: il trend virtuoso del Gruppo Itelyum anche nel 2022 ha visto aumentare le tonnellate di CO2 evitate, ormai prossime al mezzo milione, equivalenti a quelle emesse da 145.000 auto con una percorrenza media annua di 11.000 km.

L’abbattimento delle emissioni e i rifiuti inviati a destinazioni circolari sono impegni ben precisi assunti da Itelyum nei confronti dei propri stakeholder e del mercato: i due target di sostenibilità sono vincolanti rispetto al Sustainability - linked Bond emesso nel 2021 e che prevede l’obbligo di aumentare del 25% rispetto al 2020 le emissioni evitate grazie ai prodotti venduti entro il 2025 e aumentare del 25% i rifiuti inviati a destinazioni circolari (rigenerazione, riciclo, trattamento acque e recupero) entro il 2025, rispetto al 2020.

“Questo nostro Bilancio di sostenibilità cade a poche settimane dalla celebrazione del 60° anno di attività di Itelyum e à l’occasione di confermare il nostro approccio pioneristico, e conferma il nostro piano di investimento in innovazione e tecnologia per competere su mercati sempre più sfidanti in termini di qualità e sostenibilità” – dichiara Antonio Lazzarinetti, Presidente Itelyum.

“Il 2022 – continua Lazzarinetti - ha visto il Gruppo crescere sensibilmente, in virtù delle acquisizioni fatte: con il Gruppo Crismani a Trieste e Secomar e Ambiente Mare a Ravenna abbiamo avviato un nuovo filone di attività, quello dei servizi ambientali in ambito portuale, che sono affini ai servizi già svolti dalla nostra Divisione Ambiente e ci permettono di crescere orizzontalmente portando il nostro modello di economia circolare anche in una nuova filiera. Questa crescita è avvenuta in un contesto globale non semplice per l’aggravarsi delle dinamiche socio-economiche connesse al conflitto in Ucraina e alle criticità derivanti dalla scarsità delle risorse e dell’approvvigionamento energetico”.

“Dinamiche – spiega Valentina Lucchini Responsabile Sostenibilità Itelyum - che non hanno limitato il nostro impegno sociale, in primo luogo verso le nostre oltre 1.300 persone che sono un asset strategico del successo di Itelyum, realtà     solida che valorizza le eccellenze locali e agisce in sinergia sul territorio, guidata da valori comuni e dalla propria cultura di sostenibilità”.

“Un Gruppo come Itelyum, con un business model basato su impianti industriali dove recuperare materia, risponde all’esigenza di infrastrutture che occorrono al Paese. La filiera italiana del riciclo è da molti anni un’eccellenza, ma le sfide aumentano per cui l’evoluzione dell'economia circolare impone investimenti sia sull’ecodesign e sulle politiche di prevenzione, ma soprattutto sugli impianti industriali di riciclo, dove grazie alla tecnologia è possibile la trasformazione e la produzione di nuova materia, senza la necessità di consumare materia prima” – ha dichiarato il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani.

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